I numeri della tombola li conservavi con cura affinchè ogni anno si ripetesse quel teatrino fatto di risate, tradizione, panettone e calore. Dopo esserci salutate li ho portati via con me nella vecchia latta dei Plasmon in cui li custodivi.
Eravamo lontane noi, un rapporto di silenzi più che di lunghe chiacchierate ma negli anni ogni giorno senza accorgemene ti somiglio di più...il pranzo consumato a mezzogiorno, i fili di cotone sparsi per la casa, i tuoi merletti.
In questi pacchetti rivivo tutto questo e tanto di più, la mia infanzia, la mia famiglia, il mio sangue.
Delle vecchie cartelle della tombola trovate in strada a ferragosto in una scatola pronte per essere gettate sono diventate i miei biglietti d'auguri e dei merletti i miei nastri.
Non serve molto altro, magari un timbro qua e là ed è già Natale.
Mi fai tornare indietro nel tempo... Bellissimi, vintage e di classe! Un bacio, Valeria
RispondiEliminagrazie Valeria, è così anche per me!
Elimina